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Origini del cognome Cortese

Discussioni attorno all'origine dei cognomi di persone e luoghi.

Moderator: arno2006

bellystefy
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Cerco notizie e informazioni sul cognome Cortese.Da dove proviene? Io vivo a Padova.
bellystefy
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grazie mille :)
baronerenato
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il cognome CORTESE - CORTESI  si è formato nel periodo longobardo.

I LONGOBARDI
Il regno longobardo era molto tollerante in materia religiosa e giuridica.
I longobardi erano cristiani ma appartenevano all'eresia ariana, e spesso nelle città convivevano pacificamente un vescovo ariano ed uno cattolico.
I LONGOBARDI LOTTIZZANO IL POTERE
I re longobardi regalarono ai loro amici e parenti longobardi ampi feudi e in quei territori vigeva il diritto consuetudinario longobardo, le poche e semplici leggi di questo popolo barbarico ed analfabeta, tramandate oralmente. In pratica i signorotti longobardi spadroneggiavano sui propri contadini come più piaceva loro. Significativo  è che, in Friuli  l'autorità del patriarcato che subentra con il suo potere temporale ai longobardi, più e più volte sostituisce nei secoli le famiglie a capo de castelli e dei feudi, con altre, anche in epoche relativamente recenti, non riuscendo mai ad estinguere queste fiere tradizioni barbariche.
I CORTESE AMMINISTATORI DEI BENI DEL RE LONGOBARDO IN ITALIA
I Re Longobardi, disponendo in realtà di pochi uomini, una volta conquistata quasi tutta l'Italia, non si presero tutte le terre per loro, ma vennero a patti coi popoli conquistati, decurtarono solo in parte i possedimenti dei signorotti latini discendenti dalle potenti famiglie patrizie ed imperiali romane che mantennero il diritto romano per quei territori lasciati loro. Destinarono una altra parte delle conquiste ai propri protetti, amici, familiari. e una parte se la tennero come possesso personale affidandola a proprio nome agli AMMINISTRATORI CORTESI.
CHI ERANO I CORTESE - CORTESI
I Cortesi uomini istruiti di origine e cultura latina, spesso rampolli di famiglie ricche che con le invasioni barbariche avevano perso il loro patrimonio familiare, rispondevano direttamente al re, e quindi il titolo longobardo di Cortese corrisponde a quello franco di Conte e Visconte.
Presto il loro ufficio divenne ereditario fino all'arrivo di Carlo Magno in Italia, quando solo una parte dei Cortesi vide confermata la propria investitura per se e per i propri discendenti, salvo l'aver fatto giuramento al nuovo sovrano franco.
Molte famiglie Cortese - Cortesi persero presto il loro cognome assumendo il nuovo cognome dal territorio in loro possesso e affiancandolo col titolo di Conte, corrispettivo franco del loro grado nell'amministrazione.
SIGNIFICATO DEL COGNOME CORTESE
I Cortesi, come ho scritto, erano gli amministratori delle Corti (longobarde) cioè dei centri amministrativi fortificati che gestivano le varie masserie, fattorie di proprietà personale della corona longobarda, e rispondevano direttamente al sovrano.
IL SIGNIFICATO DI CORTE
Si chiamano Corti perché sono dei recinti con mura corte, corte rispetto alle mura di confine o di città, cioè brevi in lunghezza, ovvero delle mura circoscritte attorno a uno spazio ridotto, e così l'intero complesso edilizio ed amministrativo penderà così il nome di Corte.
DOVE ERANO SITUATE LE CORTI
Le Corti erano dislocate in tutto il territorio longobardo: nella pianura padano-veneta e nelle alture che la circondano, in oltre i longobardi si erano insediati pure in Campania, nell'attuale provincia di Benevento.
LA VITA DEL CORTESE NELLA CORTE
Nella Corte si teneva la contabilità generale, si programmava le semine delle culture, si gestiva il raccolto dei campi, la costruzione e manutenzione di magazzini, fienili, granai, ponti, mulini, forni, fucine, fortificazioni della corte stessa, e delle varie masserie.
A causa delle difficoltà di comunicazione di quei tempi, il cortese gestiva anche la giustizia in nome del re su i territori di sua pertinenza, come se fosse un piccolo sovrano lui stesso, quindi c'era un tribunale, che lui  presiedeva, una prigione e un boia.I Cortese sposano i figli all'interno del loro mestiere e della loro classe sociale, cioè i fogli di altri Cortese. Come tutti i mestieri anche quello del Cortese tendeva a divenire ereditario, il padre passava al figlio i cosiddetti segreti del mestiere come altrettanto faceva qualsiasi artigiano, salvo dover nei primi tempi chiedere la conferma dell'investitura al re longobardo.

I CORTESE DI SPAGNA E DUE SICILIE
Al sud il cognome ha anche origine spagnola, soprattutto nell'area siciliana. Le Cortes erano, le adunanze, gli arenghi, della piccola nobiltà fedele alla corona in Spagna, a cui partecipavano anche gli altri rappresentanti del potere. Quindi il cognome Cortese di origine spagnola è equivalente come origine e significato a quello italiano di origine longobarda.
Da tenere conto che un Cortes spagnolo fu famoso conquistatore delle Americhe e che beneficò di titoli stratosferici. I Cortesi spagnoli arrivarono ad essere Vicerè e ad avere altri titoli importanti in Messico, in Spagna e in Sicilia e i loro discendenti si imparentarono con le famiglie reali spagnole e con la più alta nobiltà d'Europa.

SIMBOLOGIA NEGLI STEMMI DEI CORTESE
Il simbolo classico della Corte e dei Cortese, che spesso si può ritrovare anche negli stemmi delle famiglie che hanno cambiato il cognome in un altro, è la troncatura orizzontale a metà dello stemma, spesso merlata o a volte sostituita da un castello.
Nella parte inferiore a volte ci sono delle bande da cavaliere e in quella superiore elementi decorativi  inseriti successivamente che richiamano al nuovo cognome ovvero al territorio posseduto dalla famiglia, a qualche impresa famosa o comunque al ruolo della famiglia, spesso sono aquile imperiali, leoni reali, forti e coraggiosi, torri di forza invincibile, croci e piante fedeli e cristiane o altre cose.
VICERE'
I Cortese siciliani hanno sullo stemma le due Colonne d'Ercole simbolo dello Stretto di Gibilterra, anticamente considerato il limite invalicabile delle acque navigabili. Le stesse colonne sono sullo stemma dei Re di Spagna, grazie a Cristoforo Colombo ma anche al feroce conquistatore Ferdinando Cortese che di sua iniziativa creò il primo regno in America in nome dei sovrani spagnoli, autoproclamandosi Viceré del Messico.
IN ITALIA SETTENTRIONALE
Uno degli stemmi dei Cortese del NordItalia ha lo scorpione ad indicare l'origine non cattolica della famiglia, poi sostituito con una croce di Lorena dello stesso colore, simbolo della avvenuta conversione.
ALTRE COSE
Poi, si può ipotizzare per Il nero, abbinato al bianco, una possibile origine longobarda, il bianco e nero erano i colori della famiglia reale longobarda.
Il rosso invece indicava l'affinità con la cultura romana, e poi al tempo del Sacro Romano Germanico Impero quella imperiale, anche se successivamente il rosso viene talvolta sostituito con l'oro, anche colore imperiale romano.
Le tre mezzelune, presenti in uno stemma, non sono necessariamente islamiche, ma possono essere simbolo della Vergine o di Diana, e vengono sostituite con tre gigli simbolo di Cristo, segno di vassallaggio ai franchi (vedi: capo d'onore).
I polli perché la corte nel suo significato ristrettivo è l'aia, l'area scoperta del pollaio.

Il cognome Cortese oggi è un cognome italiano molto diffuso segno degli amori fortunati e prolifici delle famiglie Cortese - Cortesi.
Come tanti altri è ricco di storia, e per secoli, un millennio a volte, molte famiglie Cortese mantennero titoli nobiliari e possedimenti anche importanti.

Il cognome Cortese è presente anche nelle altre lingue europee: Francese De la Court oppure Court-; Lo spagnolo Cortes che nella zona italiana sotto la dominazione spagnola si italianizza in Cortese; il greco Curtasi originari di Gortina a Creta scolari all'università di Padova, il tedesco Hofmann, Il polacco Soviesky che furono anche Re di Polonia. Le persone spostandosi da un paese all'altro traducevano, a volte partendo dal corrispettivo in latino anche adattavano il proprio cognome facendolo sembrare originario del nuovo ambiente culturale.

Per rispondere alla tua domanda esiste anche uno stemma nobiliare dei Cortese padovani.




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baronerenato
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Gregorio Cortese fu Abate a San Giorgio Maggiore, il convento benedettino sull'isola di fronte a San Marco a Venezia e fu grande amico del suo coetaneo l'illuminato Doge Gritti ed assieme ad alcuni pochi altri personaggi dell'epoca resero la città di Venezia faro di civiltà e progresso per il mondo di allora e di oggi. All'epoca Venezia era la città più colta e ricca dell'Europa, centro dei commerci, dell'arte, della produzione orefice e di altre manifatture di lusso, e dell'editoria.
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tanaia62
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baronerenato wrote: 29 August 2016, 11:20 il cognome CORTESE - CORTESI  si è formato nel periodo longobardo.

I LONGOBARDI
Il regno longobardo era molto tollerante in materia religiosa e giuridica.
I longobardi erano cristiani ma appartenevano all'eresia ariana, e spesso nelle città convivevano pacificamente un vescovo ariano ed uno cattolico.
I LONGOBARDI LOTTIZZANO IL POTERE
I re longobardi regalarono ai loro amici e parenti longobardi ampi feudi e in quei territori vigeva il diritto consuetudinario longobardo, le poche e semplici leggi di questo popolo barbarico ed analfabeta, tramandate oralmente. In pratica i signorotti longobardi spadroneggiavano sui propri contadini come più piaceva loro. Significativo  è che, in Friuli  l'autorità del patriarcato che subentra con il suo potere temporale ai longobardi, più e più volte sostituisce nei secoli le famiglie a capo de castelli e dei feudi, con altre, anche in epoche relativamente recenti, non riuscendo mai ad estinguere queste fiere tradizioni barbariche.
I CORTESE AMMINISTATORI DEI BENI DEL RE LONGOBARDO IN ITALIA
I Re Longobardi, disponendo in realtà di pochi uomini, una volta conquistata quasi tutta l'Italia, non si presero tutte le terre per loro, ma vennero a patti coi popoli conquistati, decurtarono solo in parte i possedimenti dei signorotti latini discendenti dalle potenti famiglie patrizie ed imperiali romane che mantennero il diritto romano per quei territori lasciati loro. Destinarono una altra parte delle conquiste ai propri protetti, amici, familiari. e una parte se la tennero come possesso personale affidandola a proprio nome agli AMMINISTRATORI CORTESI.
CHI ERANO I CORTESE - CORTESI
I Cortesi uomini istruiti di origine e cultura latina, spesso rampolli di famiglie ricche che con le invasioni barbariche avevano perso il loro patrimonio familiare, rispondevano direttamente al re, e quindi il titolo longobardo di Cortese corrisponde a quello franco di Conte e Visconte.
Presto il loro ufficio divenne ereditario fino all'arrivo di Carlo Magno in Italia, quando solo una parte dei Cortesi vide confermata la propria investitura per se e per i propri discendenti, salvo l'aver fatto giuramento al nuovo sovrano franco.
Molte famiglie Cortese - Cortesi persero presto il loro cognome assumendo il nuovo cognome dal territorio in loro possesso e affiancandolo col titolo di Conte, corrispettivo franco del loro grado nell'amministrazione.
SIGNIFICATO DEL COGNOME CORTESE
I Cortesi, come ho scritto, erano gli amministratori delle Corti (longobarde) cioè dei centri amministrativi fortificati che gestivano le varie masserie, fattorie di proprietà personale della corona longobarda, e rispondevano direttamente al sovrano.
IL SIGNIFICATO DI CORTE
Si chiamano Corti perché sono dei recinti con mura corte, corte rispetto alle mura di confine o di città, cioè brevi in lunghezza, ovvero delle mura circoscritte attorno a uno spazio ridotto, e così l'intero complesso edilizio ed amministrativo penderà così il nome di Corte.
DOVE ERANO SITUATE LE CORTI
Le Corti erano dislocate in tutto il territorio longobardo: nella pianura padano-veneta e nelle alture che la circondano, in oltre i longobardi si erano insediati pure in Campania, nell'attuale provincia di Benevento.
LA VITA DEL CORTESE NELLA CORTE
Nella Corte si teneva la contabilità generale, si programmava le semine delle culture, si gestiva il raccolto dei campi, la costruzione e manutenzione di magazzini, fienili, granai, ponti, mulini, forni, fucine, fortificazioni della corte stessa, e delle varie masserie.
A causa delle difficoltà di comunicazione di quei tempi, il cortese gestiva anche la giustizia in nome del re su i territori di sua pertinenza, come se fosse un piccolo sovrano lui stesso, quindi c'era un tribunale, che lui  presiedeva, una prigione e un boia.I Cortese sposano i figli all'interno del loro mestiere e della loro classe sociale, cioè i fogli di altri Cortese. Come tutti i mestieri anche quello del Cortese tendeva a divenire ereditario, il padre passava al figlio i cosiddetti segreti del mestiere come altrettanto faceva qualsiasi artigiano, salvo dover nei primi tempi chiedere la conferma dell'investitura al re longobardo.

I CORTESE DI SPAGNA E DUE SICILIE
Al sud il cognome ha anche origine spagnola, soprattutto nell'area siciliana. Le Cortes erano, le adunanze, gli arenghi, della piccola nobiltà fedele alla corona in Spagna, a cui partecipavano anche gli altri rappresentanti del potere. Quindi il cognome Cortese di origine spagnola è equivalente come origine e significato a quello italiano di origine longobarda.
Da tenere conto che un Cortes spagnolo fu famoso conquistatore delle Americhe e che beneficò di titoli stratosferici. I Cortesi spagnoli arrivarono ad essere Vicerè e ad avere altri titoli importanti in Messico, in Spagna e in Sicilia e i loro discendenti si imparentarono con le famiglie reali spagnole e con la più alta nobiltà d'Europa.

SIMBOLOGIA NEGLI STEMMI DEI CORTESE
Il simbolo classico della Corte e dei Cortese, che spesso si può ritrovare anche negli stemmi delle famiglie che hanno cambiato il cognome in un altro, è la troncatura orizzontale a metà dello stemma, spesso merlata o a volte sostituita da un castello.
Nella parte inferiore a volte ci sono delle bande da cavaliere e in quella superiore elementi decorativi  inseriti successivamente che richiamano al nuovo cognome ovvero al territorio posseduto dalla famiglia, a qualche impresa famosa o comunque al ruolo della famiglia, spesso sono aquile imperiali, leoni reali, forti e coraggiosi, torri di forza invincibile, croci e piante fedeli e cristiane o altre cose.
VICERE'
I Cortese siciliani hanno sullo stemma le due Colonne d'Ercole simbolo dello Stretto di Gibilterra, anticamente considerato il limite invalicabile delle acque navigabili. Le stesse colonne sono sullo stemma dei Re di Spagna, grazie a Cristoforo Colombo ma anche al feroce conquistatore Ferdinando Cortese che di sua iniziativa creò il primo regno in America in nome dei sovrani spagnoli, autoproclamandosi Viceré del Messico.
IN ITALIA SETTENTRIONALE
Uno degli stemmi dei Cortese del NordItalia ha lo scorpione ad indicare l'origine non cattolica della famiglia, poi sostituito con una croce di Lorena dello stesso colore, simbolo della avvenuta conversione.
ALTRE COSE
Poi, si può ipotizzare per Il nero, abbinato al bianco, una possibile origine longobarda, il bianco e nero erano i colori della famiglia reale longobarda.
Il rosso invece indicava l'affinità con la cultura romana, e poi al tempo del Sacro Romano Germanico Impero quella imperiale, anche se successivamente il rosso viene talvolta sostituito con l'oro, anche colore imperiale romano.
Le tre mezzelune, presenti in uno stemma, non sono necessariamente islamiche, ma possono essere simbolo della Vergine o di Diana, e vengono sostituite con tre gigli simbolo di Cristo, segno di vassallaggio ai franchi (vedi: capo d'onore).
I polli perché la corte nel suo significato ristrettivo è l'aia, l'area scoperta del pollaio.

Il cognome Cortese oggi è un cognome italiano molto diffuso segno degli amori fortunati e prolifici delle famiglie Cortese - Cortesi.
Come tanti altri è ricco di storia, e per secoli, un millennio a volte, molte famiglie Cortese mantennero titoli nobiliari e possedimenti anche importanti.

Il cognome Cortese è presente anche nelle altre lingue europee: Francese De la Court oppure Court-; Lo spagnolo Cortes che nella zona italiana sotto la dominazione spagnola si italianizza in Cortese; il greco Curtasi originari di Gortina a Creta scolari all'università di Padova, il tedesco Hofmann, Il polacco Soviesky che furono anche Re di Polonia. Le persone spostandosi da un paese all'altro traducevano, a volte partendo dal corrispettivo in latino anche adattavano il proprio cognome facendolo sembrare originario del nuovo ambiente culturale.

Per rispondere alla tua domanda esiste anche uno stemma nobiliare dei Cortese padovani.
Da un documento dei Cortese da Modena, erano vicari di Pipino, seconda metà del 700.
baronerenato
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Ho trovato inoltre che, essendo italiani istruiti e come tali impiegati come scrivani, notai, amministratori nei feudi intestati ai rampolli dei Longobardi e dei Franchi, a più riprese ebbero figli e figlie naturali, mescolando il proprio sangue nobile romano, ( i Cortese dovrebbero essere un ramo della Gens Claudia Marcella, ramo cittadino romano dei Claudi ) con quello dei nuovi padroni, i barbari, che da allora costituiranno l'alta nobiltà d'Europa. Non lasciando i sovrani barbarici senza sostentamento la propria prole, che comunque era in grande maggioranza naturale, anche i Cortese ebbero alcuni feudi legittimamente. Soprattutto nella zona al confine con la Franconia e la Sassonia, la Normandia, le Fiandre e la Danimarca. Nella Francia Meridionale sulla costa atlantica e sui Pirenei. E quando i Normanni scesero in Italia, anche in Meridione. Questa parentela con l'altra nobiltà favorì molto l'Italiana Famiglia Cortese fino a tutto il '200.
baronerenato
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bellystefy wrote: 04 July 2011, 19:03 Cerco notizie e informazioni sul cognome Cortese.Da dove proviene? Io vivo a Padova.
lo stemma dei Cortese di Padova è un leone rampante, cioè in piedi rivolto a sinistra, ed è colorato, lui e lo sfondo dello stemma, fino a metà, circa fino ai fianchi di un colore, e l'altra metà di un altro. I colori sono: bianco, oro e blu (o nero). Non ricordo in che ordine. Lo stemma è condiviso col ramo dalmata della famiglia .
baronerenato
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kattoliko wrote: 04 July 2011, 22:33
A Ferrara sembrava esserci un castello dei Cortesi luogo della sovranità popolare. , lo stemma della casata è d'oro alla torre al naturale con leone illeopardito brandente la spada terrazzato di verde, cimiero l'aqula d'imperio. Tracce della casata dei Cortesi possono ritrovarsi lungo la via Francigena da Ravenna, in Toscana a Sangimignano (torre del diavolo o dei Cortesi) ed a Todi (più esattamente Casigliano) dove, narra la leggenda, la moglie di Angelo Cortesi usava farsi il bagno nel latte di asina per mantenere la giovinezza.

http://www.cognomiitaliani.org/cognomi/cognomi0003cor.htm

Ma il mio Feltracco non è riuscito neancora a trovarlo, mi arrangerò in qualche modo, forse dal celtico "Field" = terra, campo e "acco" = proprietario "Colui che possiede i campi di terra, coltivatore diretto".
riguardo ai Feltracco Feltre significa ubertoso ricco grasso e quindi Felice. I MonteFeltro erano una famiglia dell'appennino che poi arrivò fino ad Urbino. Il suffisso - acco o anche scritto - asso o - accio è un modo per fare il maggiorativo cioè Feltracco = Feltrone o anche per fare l'aggettivo cioè Feltrese ( anche se in italiano si tende a dire Feltrino da cui Feltrinelli). Verosimile che fossero un ramo dei Montefeltro, ovvero un membro del loro armate. Invece per quanto riguarda i Cortese di Ferrara, e il Castello , da quanto ho letto sul panegirico della famiglia Cortese (dato a stampa mi pare nel '600), Ferrara fu fondata al tempo dell'esarca di Ravenna, ed essendo al confine coi longobardi sviluppo un grande mercato che fece crescere a dismisura il centro abitato, tanto che la sede vescovile fu trasferita là. Il Castello dei Cortese, che inizialmente era sede amministrativa, poi restó di proprietà della famiglia, quando la città passó in mano longobarda, il ramo dei Canossa, gli Aleardi, che si insediò in città, si costri un proprio castello, come anche fecero i d'Este nel '200, quando furono chiamati da dei congiurati contro i Cortese, che avevano ottenuto da poco la signoria di Ferrara. Lo stemma dei Cortese di Ferrara è d'oro. Con la città merlata di Ferrara bianca e nera al centro (come lo stemma cittadino) e il leone rosso dei Cortese (detto Leone Rosso di Scozia) che ci passa sopra, ad indicare la Signoria sulla Città.
baronerenato
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Il nome al maggiorativo in genere indica un ramo nobile della famiglia (Feltracco in questo caso dei da Feltre o da Montefeltro). Spesso le desinenze finali seguono regole linguistiche legate al dialetto locale.
baronerenato
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I Cortese sono tutt'ora presenti nei territori dove in passato godevano di privilegi. Il ramo francese diede il nome ai Cortesia, Imperatori Latini d'Oriente, titolo che fu quasi solo nominale, ma detenuto dalla famiglia per secoli, per poi essere ceduto ad un ramo dei d'Angiò d'Ungeria. Nel nord della Calabria dove acquisirono una Baronia, divennero Duchi, produttori e mercanti di sera, furono nel '600 e '700 una delle famiglie più potenti di Calabria . Il ramo dei Cortese Pignatelli, patrizi romani, nobili napoletani e tre volte principi. Ma in quanto famiglia mercantile italiana ebbero moltissime filiazioni locali un po' ovunque un Italia, soprattutto lungo le vie mercantili. Quindi esistono più di una dozzina di differenti stemmi nobiliari dei Cortese.
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